Tenuta

Passione di famiglia

In Toscana l’incontro perfetto tra istintiva passione per il vino e rispetto per l’ambiente.
Una storia ancora tutta da raccontare.

Da sempre ambasciatrice dei vini Allegrini nel mondo, Marilisa Allegrini, prima donna italiana a comparire sulla copertina di Wine Spectator e recentemente nominata Cavaliere del Lavoro, è protagonista di una storia unica fatta di passione e lungimiranza, di dedizione e rispetto verso l’ambiente. Una storia che parte dall’azienda di famiglia in Valpolicella - Veneto - e che nel 2001 arriva in Toscana per portare avanti proprio qui, in questo terroir unico e dalle mille sfaccettature, l’ambizioso progetto di diversificazione della produzione. Un progetto di cui San Polo è orgogliosa portavoce con le sue vigne biologiche, le sue certificazioni, la sua cantina d’avanguardia dove la bioarchitettura fa da padrona, ma soprattutto con il suo sguardo sempre rivolto al futuro. Una storia avvincente a cui si intreccia anche il destino delle figlie Carlotta e Caterina che oggi, a fianco della madre, portano avanti, con lo stesso spirito di innovazione e la stessa determinazione, non solo un progetto imprenditoriale, ma i valori di un’etica fondata sulla più grande passione di famiglia loro trasmessa, quella per il mondo del vino. 

C'era una volta

Primi impianti

Vengono impiantate le prime viti, con una densità di 4.000 piante per ettaro.

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Nuovi impianti

Vengono impiantate nuove viti con una densità fino a 7.000 piante per ettaro.

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La costruzione della cantina

Viene costruita la cantina di San Polo secondo i principi della bio-architettura, per lavorare uve che provengono da vigneti gestiti seguendo i principi di una viticoltura sostenibile.

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Marilisa Allegrini acquista San Polo

Marilisa Allegrini acquista San Polo di cui sono proprietarie, oggi, anche le figlie Carlotta e Caterina Mastella Allegrini.
 

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La certificazione CasaClima Wine

La cantina di San Polo viene premiata con la Certificazione CasaClima Wine.

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Il protocollo biologico

San Polo inizia a seguire il protocollo biologico nella gestione dei vigneti.

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La parcellizzazione dei vigneti

San Polo inizia a gestire ogni singolo vigneto separatamente per rispettare e insieme valorizzare le caratteristiche di ogni diverso appezzamento della tenuta.

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Le certificazioni

San Polo riceve ufficialmente la certificazione Biologica.

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San Polo oggi

San Polo è un'azienda dinamica e rispettosa dell'ambiente, come testimonia la cantina all'avanguardia progettata secondo le regole della bioarchitettura.

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Primi impianti

Vengono impiantate le prime viti, con una densità di 4.000 piante per ettaro.

Nel vigneto che prende nome dalla tenuta, terreno storico del podere, vengono impiantate le prime viti con una densità di circa 4.000 per ettaro, coltivazione considerata in quel momento ottimale anche in riferimento alla forma di allevamento utilizzata, il cordone speronato.

Primi impianti

Nuovi impianti

Vengono impiantate nuove viti con una densità fino a 7.000 piante per ettaro.

Viene data una geometria diversa ai vigneti soprattutto in riferimento alla densità delle piante per ettaro divenute 7.000. Una scelta sicuramente non dettata dalla volontà di raggiungere una produzione quantitativamente più elevata, ma di migliorare la qualità. Le piante si trovano a dover fronteggiare un più alto livello di competizione. Essendo più vicine, infatti, le viti crescono con minore vigoria, sviluppano meno foglie e pochi grappoli, molto concentrati. I ceppi diventano quindi più fitti ed ogni pianta ha a sua disposizione un volume minore di suolo da esplorare. Le radici scendono in maggiore profondità alla ricerca di nutrienti ed acqua, la pianta si trova ad essere meno soggetta alle variazioni metereologiche non essendo dipendente soltanto dalle piogge.

Nuovi impianti

La costruzione della cantina

Viene costruita la cantina di San Polo secondo i principi della bio-architettura, per lavorare uve che provengono da vigneti gestiti seguendo i principi di una viticoltura sostenibile.

San Polo nasce come un’azienda rivolta al futuro e rispettosa dell’ambiente. La cantina, costruita secondo i canoni della moderna bioarchitettura, è una ricercata espressione di questa filosofia imprenditoriale. Pensata per lavorare uve che provengono da vigneti gestiti seguendo i principi di una viticoltura sostenibile, è riconosciuta a livello internazionale come una delle cantine più all’avanguardia in grado di trasmettere l’impegno aziendale e il suo percorso green. Completamente interrata, è dotata di sistemi di raffrescamento naturali che sfruttano la forza del vento, nel caso dei camini posti sul vertice della cantina, e le leggi della fisica, considerando ad esempio il circolo dell’aria nella cantina di invecchiamento.

La costruzione della cantina

Marilisa Allegrini acquista San Polo

Marilisa Allegrini acquista San Polo di cui sono proprietarie, oggi, anche le figlie Carlotta e Caterina Mastella Allegrini.
 

Oggi proprietaria della tenuta insieme alle figlie Carlotta e Caterina, Marilisa Allegrini, mossa dalla determinazione e dalla lungimiranza che l’hanno sempre contraddistinta, volge il suo sguardo ad una delle più antiche denominazioni d’Italia. Montalcino diviene così lo scenario non solo di un grande progetto imprenditoriale, ma la vera e propria realizzazione di un sogno. Un territorio tradizionalmente innovativo da sempre vocato alla viticultura e dal microclima unico al mondo. Ha inizio qui un percorso virtuoso che ha reso negli anni San Polo molto più di una cantina vocata alla qualità, ma il luogo in cui l’operosità dell’uomo incontra la grandiosità della natura.

Marilisa Allegrini acquista San Polo

La certificazione CasaClima Wine

La cantina di San Polo viene premiata con la Certificazione CasaClima Wine.

Rispetto per il territorio, per il paesaggio che ci circonda, ma anche per le persone. La cantina riceve la certificazione CasaClima Wine superando le verifiche dei protocolli, in base ai rigidi criteri vagliati, relativi alla riduzione di risorse impiegate e alla limitazione dell’impatto ambientale. La nostra è la prima cantina in Toscana e seconda al mondo ad aver conseguito questo attestato di sostenibilità in seguito alla valutazione di numerosi aspetti tra cui la gestione dei rifiuti, l’uso di macchinari elettrici efficienti, l’utilizzo di prodotti locali e riciclati, una mobilità e una logistica sostenibili, il monitoraggio del consumo di risorse o i provvedimenti per incrementare la qualità di vita, i processi produttivi funzionali.

La certificazione CasaClima Wine

Il protocollo biologico

San Polo inizia a seguire il protocollo biologico nella gestione dei vigneti.

Dopo un lungo periodo di ricerca e sperimentazione viene deciso di seguire il protocollo biologico per rendere ancora più concreto il nostro impegno nei confronti dell’ambiente. Una scelta effettuata anche sulla base della consapevolezza delle potenzialità di San Polo: l’indiscussa vocazione all’eccellenza dei nostri vigneti rende possibile il raggiungimento di importanti risultati qualitativi con interventi minimi da parte dell’uomo, fino a poter definire i nostri vini “figli diretti del loro magico terroir”. Sulla sommità di una collina, senza barriere attorno, senza umidità mattutina e nemmeno bagnature fogliari non dipendenti dalla pioggia, i nostri vigneti godono di un microclima perfetto per una gestione BIO.

Il protocollo biologico

La parcellizzazione dei vigneti

San Polo inizia a gestire ogni singolo vigneto separatamente per rispettare e insieme valorizzare le caratteristiche di ogni diverso appezzamento della tenuta.

Viene avviato il percorso di “parcellizzazione” dei vigneti che parte dalla suddivisione ideale dei terreni in piccoli appezzamenti con caratteristiche diverse; differenze pedoclimatiche che ci permettono di individuare lavorazioni differenti e di poter sfruttare al meglio le potenzialità di ogni piccola area di vigneto. I risultati in termini qualitativi si sono notati da subito sia nella fase della lavorazione che direttamente in bottiglia. Marilisa Allegrini, insieme all’enologo Riccardo Fratton, ha quindi deciso di produrre vini provenienti da unico vigneto, diretta testimonianza dell’espressione del forte carattere identitario di ogni singola parcella.

La parcellizzazione dei vigneti

Le certificazioni

San Polo riceve ufficialmente la certificazione Biologica.

La conduzione di Marilisa Allegrini ha da sempre gestito la viticoltura senza prodotti chimici, avviando già nel 2007 un percorso ecosostenibile. È stato però prima necessario conoscere a fondo il nostro territorio per capire se davvero la posizione e le caratteristiche dei nostri vigneti potevano permetterci di seguire il protocollo biologico. L’attività di ricerca è stata concentrata da sempre nel mettere a punto le giuste pratiche, sia in vigneto che in cantina, che potessero permettere la valorizzazione di ogni parcella di vigneto in base alle sue caratteristiche. Partendo dallo studio dei terreni e della capacità drenante, analizzando esposizione al sole, ventilazione e caratteristiche delle viti di ogni filare, abbiamo potuto stilare un nostro protocollo, in continua evoluzione, in grado di supportare le piante in maniera naturale. La combinazione di tali pratiche con un ambiente pedoclimatico ottimale per la coltivazione del Sangiovese, ci ha permesso, a partire dal 2014, di applicare nei nostri vigneti il protocollo di viticoltura biologico, prevedendo la totale eliminazione dell’uso di prodotti chimici. La cura per i vigneti al centro di tutto. I nostri filari sono lavorati con la massima attenzione, svolgendo pratiche agronomiche naturali in grado di sviluppare le capacità di autodifesa della pianta mirando ad un doppio obiettivo: la salute delle nostre viti e la tutela del territorio.

Le certificazioni

San Polo oggi

San Polo è un'azienda dinamica e rispettosa dell'ambiente, come testimonia la cantina all'avanguardia progettata secondo le regole della bioarchitettura.

Posti sul versante Sud-Est della collina di Montalcino, a 450 metri di altitudine, i 22 ettari della tenuta, di cui 16 vitati a Sangiovese, sono caratterizzati da un microclima ventilato ed asciutto, con forti escursioni termiche diurne e stagionali. Nella cantina, mirabile esempio di bioarchitettura, concepita per ridurre al minimo il dispendio energetico e l’impatto ambientale, le uve vengono lavorate con cura artigianale per esaltare la finezza dei profumi del Sangiovese. L’essenza di San Polo, infatti, è quella di ricondurre i vini alla vigna che li ha generati, in modo da esprimere al massimo il concetto di terroir. L’intervento dell’uomo altro non vuole che avvicinare il vino alla natura, adottando una viticoltura rispettosa del terreno, del microclima e della biodiversità del luogo, affinché ciclo biologico della vigna e contesto pedoclimatico, siano in perfetta sintonia. Concetti di cui i nostri due cru Podernovi e Vignavecchia sono la vera quintessenza: due vigneti così vicini ma così diversi per esposizione, pendenza e caratteristiche del suolo.

San Polo oggi